Firenze e l'Ospedale degli Innocenti

Firenze, fu una tra le città più attive di Italia nell'organizzazione e nel coordinamento dell'intera macchina assistenzale della prima guerra mondiale. Grande fu la partecipazione e il coinvolgimento della cittadinanza tutta, grazie anche all'opera persuasiva del sindaco Orazio Bacci. Un ruolo importante in città fu svolto dai comitati di mobilitazione (link a voce vocabolario, da creare) che promessero  il consenso fra i cittadini attorno all’idea della Patria in pericolo e del sacrificio dei "suoi figli", spingendoli ad aiutare con la raccolta di fondi le famiglie rimaste prive di aiuti. Una particolare attenzione fu rivolta all'infanzia: furono aperti 22 asili per 600 bambini dai 3 ai 6 anni, furono organizzatge refezioni per i figli dei richiamati e furono creati alcuni rifugi temporanei sul modello di quelli privati, già esistenti sul territorio come il Rifugio immediato e temporaneo per fanciulli abbandonati (link a voce vocabolario, da creare), fondato nel 1910 da Bice Cammeo (Foto Bice) che a sua volta divenne il modello per altre strutture analoghe (il Rifugio Paola Ojetti, il Rifugio Girolamo Vitelli e il Rifugio "Per te, Italia",dedicato ai caduti fiorentini, intitolato "Per te, Italia" ((link a voce vocabolario, da creare))

In questo contesto di grande solidarietà,  si colloca l'azione dell'Ospedale che seppe fare rete e collaborare in modo attivo con le altre organizzazioni cittadine per aiutare i piccoli profughi e le loro famiglie, mettendo a disposizione la sua esperienza plurisecolare nell'accoglienza ai bambini.